Iniziare il cammino del colore ci porta a riflettere come appunto iniziare questo percorso, quale via dobbiamo intraprendere per arrivare a comprendere il sommo mondo della Legge del Colore. Sicuramente la via più semplice è quella che meglio conosciamo: il colore come elemento psicologico-emozionale. Attraverso la psicologia possiamo avere e codificare una prima mappa interiore della nostra personalità; mappa che ci potrà permettere, se effettivamente desideriamo avviarci verso il sentiero della conoscenza di noi stessi, di porre le prime semplici basi del nostro futuro cammino spirituale.
Un inizio interessante è sicuramente approcciarci e sperimentare il test cromatico di Max Lüscher.
Questo test cromatico è stato ideato nel 1949 dallo psichiatra svizzero Max Lüscher. È utilizzato in diversi settori: clinica, selezione del personale, orientamento professionale, etnologia ed educazione. Com’è possibile che un test così semplice possa dare risultati così sorprendenti? Il test di Lüscher fornisce una mappatura base della personalità dell’individuo ed i risultati sono tanto sorprendenti perché il colore, vivendo in noi, viene riconosciuto, consapevolmente o inconsapevolmente, dall’uomo come un elemento interno a sé stesso. I nostri corpi sono la condensazione del colore, così come le nostre virtù. È per questo che non ci sentiamo a disagio davanti a questo test, rimaniamo tranquilli perché sentiamo che i colori non ci giudicano ma ci danno la capacità, attraverso sé stessi di manifestarci al mondo. In questo capitolo faremo riferimento al test ridotto (con otto colori) dando delle nozioni basilari per la sua comprensione.
Scegliete i vostri colori.
Osservate con calma i colori e metteteli in sequenza a seconda di come li sentite interiormente. Dal primo, quello che più vi “sentite”, all’ottavo, quello che sentite meno. Non associare i colori a quelli che preferisce come ad esempio il colore degli abiti, dei mobili, dell’auto, ma semplicemente di scegliere i colori come più vi colpiscono.
Dopo la prima scelta ripetete per un’altra volta una scelta. La seconda deve essere sempre libera, non condizionata dalla prima. Potrebbe capitare che le due scelte siano uguali, leggermente differenti o totalmente differenti. Non preoccupatevene.