INTRODUZIONE
Il mondo dei suoni in sè è la rivelazione di un lato essenziale della Realtà Spirituale.
La musica terrena è un eco, una risonanza di quella musica superiore e spirituale, chiamata dai pitagorici come “musica o armonia delle sfere”che un tempo tutti noi percepimmo in un lontano passato e che tuttora percepiamo durante il sonno; l’iniziato può pervenirvi, elevandosi sin fino alla sfera dell’ispirazione.
Il mondo dei suoni parla all’interiorità dell’uomo, al suo io immortale, e fin tanto che egli non è iniziato gli è dato in un primo tempo nella musica, il devachan,ossia la sua vera patria.
Quando si parla di conoscenze dei misteri, quali l’evoluzione dei mondi, l’azione delle gerarchie quali se ne parla nella Scienza Occulta, ci si sente come animicamente trasportati in un’atmosfera musicale.
L’interiore forza e vitalità dei pensieri antroposofici sembrano connesse e intessute con un nascosto elemento musicale.
La musica è un’arte dell’avvenire; ad essa saranno sottoposti dei grandi compiti per l’ulteriore evoluzione dell’umanità: nello sperimentare della musica si prepara inconscia- mente qualcosa del tutto nuovo.
In avvenire sarà possibile, attraverso la musica, arrivare ad una comprensione e ad un’esperienza dell’impulso del Cristo molto più profonda e reale di tutte le altre esperien-ze oggi accessibili all’uomo. (vedi Coscienza d’Iniziato)
I compositori del passato furono soltanto dei timidi precursori rispetto a quanto di poderoso verrà raggiunto in questo senso; può venir sentito come un segno del destino il fatto che Steiner abbia chiuso uno dei suoi ultimi cicli di conferenze con un accenno così tanto significativo ai futuri compiti della musica.
L’avvento dei registratori sono dimostrazione dell’attacco intrapreso da potenze nemiche dello spirito contro la necessaria e giusta evoluzione dell’entità umana; il meccanicizzare la musica è ucciderla: la musica deve essere vivente nella materia, non morta nella materia.