Giallo
Per Goethe, come detto precedentemente, il giallo è il colore più prossimo alla luce ed allo stato di massima purezza contiene la qualità di serenità e gaiezza. Così puro è piacevole come elemento ambientale. Il giallo oro è espressione di splendore e nobiltà. Facendo l’esempio di poter osservare la natura attraverso un vetro giallo, Goethe afferma che l’occhio ne viene allietato, il cuore si allarga, l’animo si rasserena dandoci un immediato effetto di calore.
Se invece il giallo viene a sporcarsi, ad esempio tendente al verde con un’aggiunta di nero, il suo essere gaio si trasforma in un sentimento sgradevole, divenendo il colore dell’infamia e del disagio.
Giallo-Rosso
Con l’aggiunta del rosso il giallo diventa più vivo e splendido, è il colore della brace, del sole al tramonto e ci trasferisce calore. Per Goethe risulta gradevole e piacevole negli ambienti e magnifico nel vestiario.
Rosso-Giallo
Goethe afferma: “Come il giallo puro trapassa assai facilmente nel giallo-rosso, così non si può arrestare l’intensificazione di quest’ultimo nel rosso-giallo. La sensazione gradevole e serena che il giallo-rosso ancora ci offriva, nel rosso-giallo acceso si intensifica fino ad una violenza intollerabile”. È il colore amato dagli uomini energici, sani e rudi che trafigge l’occhio.
Azzurro
Al contrario del giallo, l’azzurro per Goethe conduce verso l’ombra, è un colore con una contraddizione di sentimenti di eccitazione e di pace. Una superficie azzurra dinnanzi a noi tende a arretrare, ci sfugge così da guardarlo volentieri perché non ci aggredisce, ma ci attrae a sé. Le camere colorate in azzurro sembrano più ampie ma sicuramente sembrano più fredde e vuote.
Azzurro-Rosso
Come con il giallo, il rosso aggiunto all’azzurro ne intensifica le proprietà, ma lo stimolo che ne produce è diverso da quello dell’unione giallo-rosso. Più che animare ci rende inquieti.
Rosso-Azzurro
Più l’azzurro si intensifica con il rosso e più inquieta. Una carta da parati di questo colore per Goethe renderebbe insopportabile qualsiasi sua visione.
Parlando del Rosso-Azzurro Goethe afferma: “Poiché l’alto clero si è appropriato di questo colore irrequieto, si potrebbe dire che esso mira alla porpora cardinalizia, appoggiandosi agli irrequieti scalini di una continua tensione verso l’alto”.
Rosso (Porpora)
Manifesta la dignità. “Chi conosce il sorgere prismatico del porpora non troverà paradossale se affermiamo che esso contiene, in atto o in potenza, tutti gli altri colori”.
Il porpora è l’appagamento totale, la più alta manifestazione del colore, se scurito e concentrato dona un sentimento di gravità e dignità, se rarefatto da un senso di clemenza e grazia.
“Un paesaggio ben illuminato, visto attraverso un vetro color porpora, si mostra in una luce terribile. È la tonalità che il giorno del Giudizio dovrebbe pervadere cielo e terra”.
Verde
“In esso il nostro occhio trova un autentico appagamento. Se ambedue i colori-madre (giallo e azzurro) si equilibrano perfettamente, di modo che l’uno non si nota prima dell’altro, occhio e anima riposano su questo composto come se si trattasse di qualcosa di semplice. Non si vuole, né si può, procedere oltre. Perciò il verde è di solito prescelto per la tappezzeria delle stanza di soggiorno”.