Per poter comprendere quello che di seguito sarà riportato in questo capitolo, dobbiamo liberare i nostri preconcetti nei confronti del colore ed elevarlo da semplice elemento cromatico a sublime elemento divino. Negli anni diversi personaggi hanno studiato il colore, medici, scienziati, filosofi, spiritualisti. Ognuno di loro ha parlato del colore nelle maniere più disparate con teorie tutte interessanti. Credo che due persone in particolare si sono elevate un gradino sugli altri. Queste sono Goethe e Rudolf Steiner. Goethe pose le basi ad un nuovo concetto di colore dando al colore stesso il compito di un’Azione sensibile-morale. Steiner prese come base la teoria del colore di Goethe realizzando forse la teoria del colore più sublime fino ad ora realizzata. Un forte contributo alla conoscenza del colore lo introdusse anche Itten con la sua teoria del colore. In seguito, diversi altri campi di ricerca studiarono il colore. Tra questi Wikie Wall, un erborista naturopata studiosa di Cabala dotata di una sensibilità non comune, portò sulla terra una teoria rivoluzionaria sul colore. Usò il colore come elemento di guarigione attraverso alcune essenze colorate creando l’Aura-Soma. Come potete notare il colore è sceso sulla terra con modalità differenti e tutte valide.
Ogni teoria per poter spiegare il colore ha realizzato una sorta di “Yantra” cromatico, un cerchio cromatico che riassumesse visivamente la teoria sul colore presa in considerazione. Steiner introdusse degli elementi innovativi riguardo il cerchio cromatico. Il suo cerchio cromatico non era statico ma raffigurava un elemento in continuo movimento, una sorta di elemento cromatico fluttuante. Egli introdusse un nuovo concetto di colore suddividendolo in due parti: i colori immagine e i colori splendore. Allo stesso tempo, prendendo come spunto la teoria Goethiana, introdusse il concetto di luce e tenebra. Il suo cerchio cromatico era quindi non un semplice cerchio colorato ma un cerchio fluttuante carico di sentimento.
Con la Metafisica del colore il cerchio cromatico diventa espressione massima, da cui l’uomo-artista potrà attingere la conoscenza cosmica che i colori portano in terra.
Nel Capitolo 5 abbiamo parlato dei Chakra, dei loro colori e caratteristiche. Abbiamo parlato dei colori dei Chakra come di un arcobaleno, l’arcobaleno interno che ci fa da “collegamento” con Dio. Abbiamo parlato dei sette colori collegati ai sette Chakra, partendo dal Primo, il Muladhara (radice), di colore Rosso per passare al secondo, Svadhisthana (dolcezza) di colore Arancione; al terzo, Manipura (gemma lucente) di colore Giallo; al quarto, Anahata (non colpito) di colore Verde; al quinto, Vishuddha (purificazione) di colore Azzurro; al sesto, Ajna (percepire) di colore Indaco ed infine al settimo, Saharara (dai mille petali) di colore Viola. Oltre questi sette Chakra ne esiste un altro, l’ottavo, il Chakra Porpora, il Padre, l’energia pura non incarnata, il colore che riunisce il Primo ed il Settimo Chakra. “Io Sono l’inizio e la fine”: questo è il significato di questo colore, il significato dell’ottavo Chakra. Colui che tutto contiene, il nostro divenire, ciò a cui dovremo anelare, rivolgerci, essere. Nello stesso tempo in cui tutto contiene e tutto è, non è legato a nulla che possa renderlo duale. Il Porpora è il colore fondamentale per cominciare a comprendere l’unione degli opposti, del superamento della visione lineare a favore della visione cromatica circolare. Non più da una parte il Rosso e dall’altra il Viola ma, attraverso il Porpora l’unione e la trasformazione da linea a cerchio. Come sta avvenendo questo cambiamento nell’uomo? Come i Chakra verranno utilizzati dalla Divinità per manifestarsi sulla terra?
Come abbiamo detto precedentemente i colori base sono sette, il Rosso, l’Arancione, il Giallo, il Verde, l’Azzurro, l’Indaco e il Viola. Oltre questi sette c’è un ottavo Chakra, il Porpora. Come vengono regolati questi Chakra dalla divinità? Il Dio tripartito, Padre, Madre e Figlio come interagisce sui Chakra? Proviamo a suddividere i Chakra in tre parti: la prima sono i Chakra i cui colori sono la manifestazione della luce attraverso le tenebre e sono il Primo, il Rosso Muladhara, il Secondo l’Arancione Svadhistana e il Terzo, il Giallo Manipura. Questi tre Chakra sono regolati dalla Divina Madre Azione, dalla luce, il passaggio dal passato al presente, l’energia che sale, trasmuta e converte karmicamente le azioni passate proiettandole nel presente. Così come i Chakra, la Divina Madre Azione regola anche le ghiandole legate a questi Chakra, le Gonadi, le Surrenali e il Pancreas.
La seconda parte è composta dal Terzo e Quarto Chakra, il Manipura e l’Anahata, il Giallo e il Verde. Come potete notare il terzo Chakra è legato sia alla Madre che al Figlio. Questo perché l’energia del Figlio, il Cristo, si manifesta nel Giallo e attraverso il Verde corpo umano si manifesta al Mondo. Questa seconda parte è legata al presente, all’unione della luce con le tenebre, il passaggio tra passato e futuro, il qui ed ora. Le ghiandole legate al Figlio, al presente, sono il Timo ed, in parte il pancreas.
La terza parte è composta dal Quinto, il Sesto ed il Settimo Chakra, l’Azzurro Vishudda, l’Indaco Ajna ed il Viola Saharara. Questi colori sono la rappresentazione delle tenebre viste attraverso la compassionevole Luce della Madre Compassione che rappresentano il futuro, la presa di coscienza del Presente che, attraverso il Figlio, con l’azione morale si proietterà nell’avvenire, le tenebre che, attraverso la Compassionevole Madre si renderanno visibili. Alla Madre compassionevole sono legate le ghiandole della tiroide, paratiroide, ipofisi, pituitaria e pineale. Oltre alla Madre compassione questa parte è legata anche al Porpora Padre come elemento di trasformazione. L’uomo, attraverso il Porpora e più sottilmente al Fior di Pesco è pronto alla trasformazione di sé stesso in l’Uomo Cristico.
Come abbiamo visto i colori dell’arcobaleno si sono, per così dire, donati all’uomo affinché egli, attraverso gli stessi colori possa vedere e sperimentare le virtù. I colori si sono interiorizzati nell’uomo all’interno dell’anima per permettere all’uomo stesso la visione. L’uomo d’oggi, se non avesse i colori non avrebbe la capacità di osservare sé stesso in quanto la sua anima per il 97% è soggetta all’ego e per il solo 3% allo Spirito. Attraverso il buio egoico l’uomo non avrebbe la possibilità di osservare e osservarsi. Dio, nella sua infinita saggezza, ha donato le colorate e trasparenti virtù all’uomo, in modo tale che potesse imparare a discernere il buio egoico dalla luce Divina. Qui possiamo ritornare al concetto della trasparenza del colore. Solo attraverso un colore trasparente possiamo osservare cosa c’è al di là del colore stesso. Se fossero colori non trasparenti osserveremo solo i colori e non quello che c’è al di là di essi. Questo è il dono che i colori ci hanno fatto, ci hanno donato la visione trasparente attraverso la quale possiamo osservare e comprendere. La visione trasparente significa avere una visione libera da pregiudizi, pura, legata all’intuizione buddhica, attraverso una mente libera dai legami egoici.
L’evoluzione dell’uomo però non si ferma qui. Il compito dello Spirito è quello di liberare l’anima dall’ego, di renderla libera e completamente compenetrata dell’Amore Divino. L’anima in futuro tornerà ad essere il corpo d’espressione dello Spirito, quel corpo cioè, attraverso il quale lo Spirito, il Sé, potrà manifestarsi con tutta la sua potenza e Amore sulla terra.
Assolto questo compito lo Spirito comincerà a penetrare l’eterico, il nostro corpo vitale, spiritualizzando completamente anche lui per poi arrivare alla spiritualizzazione del corpo fisico.
La discesa dello Spirito nell’uomo porterà ad una diversa interazione dei colori con quest’ultimo. Come interagiranno quindi i colori con questo modificarsi dell’uomo dall’attuale dormiente a Uomo Cristificato? Abbiamo parlato dell’ottavo Chakra, il Porpora. Nel capitolo “La Metafisica del Colore” abbiamo visto che dall’unione del Porpora Padre con l’Azzurra Madre Compassione si sono generati due colori, il Viola Grembo e il Fior di Pesco. Il primo nato dal risultato dell’unione animico-fisica e il secondo dall’unione animico-spirituale. Il primo colore è sceso sulla terra come elemento grembo per la nascita del Giallo Figlio. Per il suo scopo si è posizionato nell’uomo come elemento d’unione dello spirituale con l’uomo stesso nel settimo chakra. Da qui lo spirito gesta sé stesso per la manifestazione terrena. Il Fior di Pesco invece non si è ancora manifestato al mondo se non attraverso una sua seconda creazione, attraverso cioè l’interazione tra Bianco, Nero e Porpora. Il Fior di Pesco creato dall’unione animico-spirituale del Padre Madre è ancora nello Spirito e si manifesterà nell’uomo quando lo Spirito entrerà nell’Anima completamente sanata, quando cioè, l’ego sarà stato sconfitto totalmente nell’Anima. Questo sarà un passaggio importantissimo per l’ascesa dell’Uomo da dormiente a risvegliato. Noi come Fior di Pesco intendiamo un solo colore perché non abbiamo ancora la capacità di comprenderne le sue sfumature non come tali ma come veri e propri colori con loro precise caratteristiche.
Questa evoluzione visivo spirituale c’è sempre stata nell’uomo. All’inizio della sua vita sulla terra l’uomo distingueva solamente il bianco dal nero, poi riconobbe il rosso, quindi il giallo, poi il verde ed infine il Blu. I greci ancora avevano difficoltà a riconoscere e distinguere il blu dal nero; pensavano infatti che il blu si ottenesse dal nero con l’aggiunta del bianco, la luce. Gli stessi Greci e i primi Romani non distinguevano l’azzurro dal verde chiamandoli entrambi Glauco.
L’evoluzione fisica dell’uomo va di pari passo con l’evoluzione interiore, i colori non visti fisicamente non potevano essere visti perché l’uomo di allora ancora non era così evoluto da poter sperimentare questi colori e le virtù che essi portavano.
Così come nella storia i colori si sono man mano delineati fino all’attuale visione, così avverrà anche con le sfumature del Fior di Pesco.
Ma cosa accadrà nell’evoluzione dell’uomo nel momento in cui il fior di Pesco verrà distinto in colori separati e che questi vivranno di “vita propria”? Come detto precedentemente il Fior di Pesco di manifesterà nella sua pienezza all’uomo quando i setti colori virtù arcobaleno saranno compresi totalmente dall’uomo. L’uomo comincerà allora a delineare il Fior di Pesco in cinque differenti colori ai quali darà dei nomi. Questi cinque nuovi colori si incorporeranno nell’Anima dell’Uomo e porteranno sulla terra nuove virtù.
L’uomo di quest’era porta in sé i sette colori dell’arcobaleno, Rosso, Arancione, Giallo, Verde, Azzurro, Indaco e Viola. Sopra di lui, posto come ottavo Chakra, il Porpora, già sperimentabile in quest’era. Oltre il Porpora c’è l’embrione Fior di Pesco con le sue sfumature che crea una sorta di corona semicircolare posta al di sopra dei corpi d’espressione dell’uomo.
Nel momento in cui l’uomo avrà sanato la sua anima permettendo così allo Spirito di risiedere in essa, allora il fior di Pesco farà la sua comparsa sulla terra in cinque colori ben definiti, con proprie caratteristiche e nuove virtù che l’uomo dovrà riconoscere e sperimentare. Il Fior di Pesco diventerà il nuovo Grembo Cosmico dal quale si manifesterà la nuova energia cristica, il Buddha Maytreia.
Il Grembo dell’era attuale è il Viola generato dall’unione animico-fisica del Padre-Madre; da esso è sorto il Giallo Figlio. Nella nuova era il Grembo Cosmico come detto precedentemente sarà il Grembo Fior di Pesco nato dall’unione animico-spirituale del Padre-Madre. Da questo nuovo grembo nascerà appunto il nuovo Cristo, il Buddha Maytreia. Il Colore del Buddha Maytreia risiederà nel cuore. E il suo colore sarà proprio il colore centrale dei cinque fior di Pesco. Non si parlerà più di complementari ma di colori affini, colori cioè, che porteranno in terra virtù affini, che l’uomo attuale non potrebbe mai distinguere così come non riesce a distinguere i cinque Fior di Pesco.
A questo punto gli arcobaleno, già compresi e sperimentati dall’uomo, lasceranno il loro posto ai nuovi colori e i Chakra prenderanno fisionomie e colori differenti.
I chakra principali diventeranno cinque, dove i cinque fior di pesco manifesteranno se stessi come virtù da essere comprese. L’ottavo chakra diventerà il sesto dove risiederà risiederà il Porpora e oltre questo, risiederanno gli arcobaleno.
La manifestazione animico-spirituale si manifesterà sulla terra come elemento compassionevole incarnato, l’uomo potrà quindi osservare il mondo con altri occhi, ed i colori che questi nuovi occhi potranno osservare saranno totalmente differenti da quelli che osserviamo ora, la visione cromatica dell’uomo sarà molto più definita perché più soave e puro sarà il suo cuore. Gli arcobaleno avranno quindi terminato il loro compito terreno e torneranno ad essere dei colori fluttuanti liberi nel loro stesso sentimento.
A questo punto l’uomo dovrà comprendere le virtù che i Colori Fior di Pesco porteranno in loro. Terminato quest’era di comprensione del Fior di Pesco, il Sé Supremo potrà iniziare a spiritualizzare totalmente l’animico e nell’uomo esisterà un solo chakra, quello del cuore e sarà totalmente bianco. I dodici colori, i sette arcobaleno e i cinque fior di pesco, risiederanno così tutti al di fuori dell’uomo e l’uomo li potrà comprendere totalmente.
Il Cerchio Cromatico Cristico sarà completamente definito. L’uomo completamente spiritualizzato porterà in sé l’elemento luce, sarà sé stesso che illuminerà sé stesso. Tutti i colori esisteranno in lui e si manifesteranno al di fuori di lui nella loro totalità. Il cerchio Cromatico Cristico risiederà intorno all’uomo e l’uomo sarà il portatore delle virtù manifeste. Potrà così usare il colore veramente come espressione della divinità e l’arte stessa diventerà la manifestazione di Dio sulla terra. L’uomo, come vero centro dell’universo, diventerà così l’Uomo Cristico. Per comprendere tutto questo dobbiamo ancora una volta tralasciare i nostri usuali schemi mentali e, attraverso l’immaginazione, entrare nel sentimento della Saggezza Divina. Potremo così sperimentare, da spettatori, il nostro divenire, la nostra evoluzione, la nostra libertà.
03 Mag